10 agosto - l'arrivo in terra sarda
VIAGGI in MOTO
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Alle 7 del mattino seguente (10 agosto) sbarchiamo a Cagliari e affamati, cerchiamo un bar per fare una colazione sostanziosa, e così ci mettiamo in sella e vagando per Cagliari troviamo un “antico bar” dove ci fermiamo a consumare una lauta colazione, acquistiamo i viveri per la giornata, compriamo delle cartine per impostare il nostro tragitto verso la nostra prima meta per la notte, l’isola di S. Antioco dove dovremmo raggiungere un Camping per piazzare le nostre tende.
Inizia la nostra avventura in terra sarda, decidiamo di mantenerci sempre sulla costa per poterci fermarci ad ogni “paradiso in terra” che vedremo, per ammirarlo e fare un bagno ristoratore.
PULA è il nostro primo stop, sono circa le 11 del mattino, e qui Io Luca e Vanni facciamo il nostro primo bagno in mare sardo, sarà per il caldo, sarà per la voglia di “mare”..... sarà perché è agosto..... ci tuffiamo in un mare fantastico (non che il nostro mare siciliano sia da meno, ma questo è quello agognato da 6 mesi, quello del nostro viaggio in moto).
Intanto Salvo e Mattia decidono di stare sotto l’ombra di una palma gigante (a fare da guardia ai nostri puledri e fare merenda).
Dopo il bagno, nascono i primi problemi logistici, dove fare una doccia che ci levi il sale di dosso?, ci inventiamo una doccia portatile con delle bottiglie di coca-cola da due litri (trovate tra i cestini dei rifiuti) riempite ad una miracolosa ed inaspettata fontanella. L’esperimento riesce così bene che lo “brevettiamo” e lo ripetiamo tante altre volte durante il nostro girovagare.
Prologo
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     foto
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Ci rimettiamo in sella alla ricerca di altri “paradisi” e così dopo diversi chilometri, in zona Teulada, dopo uno scollinamento, mi si apre una visione che mi “emoziona” e che mi “costringe” a fermarmi, ciò che mi sta davanti è un pezzo di costa di una bellezza da “togliere il fiato” accanto a me si fermano tutti gli altri quattro ed in silenzio ci guardiamo come per cercare conferma, ognuno negli occhi dell’altro, di quella “meraviglia” che ci sta davanti, siamo sulla Spiaggia di Tuerredda, ......attimi di silenzio e all'improvviso, come fossimo d'accordo, all’unisono gridiamo - BAGNO- e ci avventiamo sulla strada per raggiungere quel “paradiso in terra”, ci accorgiamo ben presto che non siamo gli unici, è una spiaggia molto gettonata, ma nonostante ciò ugualmente fantastica, passiamo le prossime tre ore a sguazzare in quel paradiso come bambini alle giostre pieni di gettoni da spendere.

Qui conosciamo un motociclista di Verona che da, ormai, 15 anni ha deciso di trasferirsi in Sardegna che ci dice di quanto le strade di quel posto siano ideali, per pulizia e curve, per i motociclisti, tanto da essere usate dalla Ducati per testare le proprie moto su strade normali.
Tuerredda è fantastica, ma la voglia di “viaggiare” per quelle strade prende il sopravvento, e così ci rimettiamo in sella.
Inutile dire che mi fiondo tra le curve sicuro delle mie nuove coperture e di una strada priva di sporcizia, quelli che seguono sono 20 chilometri fantastici, poi, ....la prudenza....  e il fatto di essere il “papà” che deve dare l’esempio, mi ridimensionano e torno tra i ranghi.
In serata raggiungiamo S.Antioco dove, non senza difficoltà verso le ore 23, raggiungiamo il camping le saline poco dopo il paesino di Calasetta, naturalmente non abbiamo ancora mangiato, ma decidiamo di sistemare prima le tende per poi cercare un posto dove cenare, il camping è deserto, proviamo a suonare i clacson, a chiamare ai telefoni sull’insegna del camping, ma nulla, nessuno risponde, siamo un pò disorientati, ma dopo circa mezz’ora qualcuno si fà vedere, è un custode che ci dice di accomodarci indicandoci un posto dove montare le tende, dicendoci che per regolarizzare il pernottamento c’è tempo. Montiamo le tende quasi al buio in un camping quasi deserto (è l’11 Agosto) e comincia a piovigginare, decidiamo di rimandare la cena all’indomani, siamo stanchi, anche se pienamente soddisfatti.